La presenza dei Micheliti in Italia, in Svizzera e nel mondo.

 

Prime tracce della presenza dei “ micheliti” in Italia risale all’anno 1900, quando alcuni alunni di P.Bronislao Markiewicz alla proposta del  Vescovo Beato Giuseppe Sebastiano Pelczar, di cercare un seminario, se vogliono diventare preti, sono stati inviati dallo stesso Markiewicz in Italia. Partono i più bravi e più fedeli collaboratori : Walenty Michulka e Franciszek Kolodziej, con la speranza di poter diventare presto sacerdoti e poi, aiutare P.Markiewicz nel suo lavoro. Si preparano al sacerdozio nel seminario di Magliano Sabina agregato all’univeristà Gregoriana di Roma. Una volta diventati preti, pur dovendo lavorare in America, aiutano materialmente l’opera di P. Markiewicz.

Dopo di loro, la continua presenza dei padri micheliti in Italia comincia solo nei anni sessanta, quando il processo di beatificazione del servo di Dio P. Markiewicz progrediva sempre di più, ed esigeva la collaborazione più stretta con la Congregazione Vaticana. Per questo motivo si reca in Italia P.Mieczyslaw Glowacki, allora postulatore del processo. All’inizio si è fermato nella casa dei PP. Missionari Lazzaristi, via Pompea Magno. La Congregazione però, vedendo la necessità di avere il proprio rappresentante presso la Santa sede, ha cercato subito una propria casa. L’occasione propizia è arrivata quando Autorità Ecclesiastica di Roma cerca un collaboratore per la piccola chiesetta, dove secondo la tradizione cristiana ci sono le orme dei piedi di Cristo risorto, quando apparì a s. Pietro durante le persecuzioni di Nerone. Questo luogo di culto, che era sotto custodia dei padri Francescani, i quali lavorano nella vicina parrocchia di s. Sebastiano, é tanto caro a tutti i Polacchi, grazie alla magnifica opera Quo vadis scritta dal grande poeta polacco H. Sienkiewicz. Non c’è quindi da meravigliarci, che subito la Congregazione si è interessata, e dopo le pratiche necessarie diventa Custode della Chiesa. P. Mieczyslaw diventa il primo custode micaelita, e viene aiutato dai nuovi confratelli arrivati dalla Polonia. Oltre il servizio pastorale i nuovi  arrivati, approfittano della presenza di numerose Università, ed approfondiscono i loro studi teologici.

Nel 1981 La Curia Generale dei padri Francescani fa sapere a P. Mieczyslaw che nella Diocesi di Civita Castellana c’é un Santuario della Madonna ad Rupes, dove si cercano i nuovi custodi. Questo santuario custodito con grande zelo ed impegno dai padri Francescani quasi per un secolo, per la mancanza delle vocazioni, deve essere affidato alla nuova protezione. Siccome in Italia la Comunità dei Micheliti era già abbastanza numerosa, per questo si interessa del offerta, e così dal 1 gennaio 1982 diventa nuovo custode del Santuario Pontificio Maria SS. Ad Rupes.

Per poter svolgere in miglior modo il nuovo servizio alla chiesa italiana, la Congregazione designa all’inizio tre sacerdoti : P. E. Data, P. H. Skoczylas e P. J. Chrapek. e promette al Vescovo Mons. Marcello Rosina di inviare anche dei seminaristi, per poter preparare meglio nella cultura e nella mentalità del luogo i futuri custodi. I primi seminaristi arrivano già nel mese di aprile e si preparano al sacerdozio nel seminario dei PP.Guiseppini a Viterbo. Con la loro presenza aiutano i sacerdoti nel servizio dei numerosi pellegrini che vengono al Santuario, animano le celebrazioni e organizzano il primo “Oratorio” presso il Santuario per i giovani del paese. Nel breve tempo la comunità diventa una delle più numerose della nostra congregazione. Ci sono i fratelli laici, (che con il loro lavoro curano sia il Santuario , sia la Basilica superiore, sia bellissimo viale e l’intorno al Santuario), ci sono i seminaristi ; che si preparano al sacerdozio e al lavoro pastorale sia per Italia sia per i paesi di missioni ( Paraguay, Argentina, S. Domingo, Nuova Guinea, Canada, Caraibi), infine ci sono i sacerdoti che lavorano presso il Santuario, nel Ospedale a Civita Castellana, nelle Congregazioni del Vaticano e nella Parrocchia di Castel Sant’Elia.

Numerosi Vescovi, arrivando al Santuario sia come pellegrini, sia come celebranti per le numerose manifestazioni religiose, vedendo numerosi e giovani sacerdoti invitano la Congregazione a prendere la cura pastorale di diverse attività nei diversi paesi. Così é successo con la presenza dei micheliti in Svizzera. Un giorno Mons. Eugenio Correco, Vescovo della diocesi di Lugano, arrivando a Roma si è fermato da noi. Visitando il Santuario e poi, l’Oratorio per i giovani, si è rivolto al superiore dicendo” venite anche da me a fare un tale esperienza” Superiore rispondendo disse “ si vedrà”. Si vede che il Vescovo non ha dimenticato questo, perché si è rivolto con un invito ufficiale alla Curia generale della Congregazione e dal 11 settembre 1993 , lavoriamo nelle diverse Parrocchie della Diocesi di Lugano : ( Magadino, Quartino, Vira Gambarogno, Piazzogna, San Nazzaro, Vairano, Gerra Gambarogno, Sant’Abbondio,  Caviano, Contone, Cadenazzo e Robasacco ). I nostri sacerdoti lavorano come parroci, ma soprattutto come animatori dei giovani nelle scuole statali e nei oratori.

Già il nostro fondatore P. Markiewicz diceva: se rimaniamo fedeli alla nostra chiamata e al motto” Temperanza e Lavoro” i Vescovi stessi vi cercheranno, perché la Chiesa ha bisogno di tali lavoratori.

Nell’anno 1995  l’Arcivescovo di Manfredonia Mons. Vincenzo D’Addario, cerca i nuovi custodi per il Santuario di San Michele Arcangelo sul monte Gargano. La nostra Congregazione, avendo come patrono S. Michele, subito era interessata. Servire Dio come micaelita nel santuario dedicato al nostro patrono era sogno e desiderio di tanti. Il 13 .07.1996 I Padri della nostra Congregazione hanno assunto ufficialmente la cura del Santuario, sostituendo PP : Benedittini Verginiani dopo 25 anni di instancabile e fruttuoso servizio. Questa possibilità offertaci dalla Provvidenza Divina ci sembra un segno di particolare benedizione del nostro patrono.

Nello stesso anno 1996 viene affidata alla nostra Congregazione la parrocchia di S. Anastasio e Nonnoso a Castel Sant’Elia, e nel 1997 la cura pastorale della parrocchia S.Ottavio a Roma, dove lavorano 3 sacerdoti.

La spiritualità, lo stile di vita dei membri della Congregazione di San Michele Arcangelo, popolarmente chiamata dei Micheliti, si racchiude in due frasi : “ Chi come Dio !” e “ Temperanza e Lavoro”. Il primo motto indica chiaramente Dio come unico senso della vita. La seconda frase evidenzia il carisma e lo stile di vita propri dei Micheliti.

Il religioso della Congregazione di San Michele Arcangelo realizza la propria chiamata attraverso la virtù della temperanza, intesa come libertà da ogni condizionamento interiore ed esteriore, dominio delle passioni e vera pace, che permette di servire Dio in totale ed amorosa disponibilità verso il prossimo, in modo particolare verso i giovani e i bambini abbandonati.

Un altro elemento che caratterizza l’azione dei Micheliti è il triplice lavoro : spirituale, intellettuale e manuale. Temperanza e lavoro intendono proporre come segno forte e stile di vita alla società di oggi, travolta dal consumismo e dalla ricerca del benessere, l’invito a ritrovare i veri valori della sobrietà, della giustizia e della solidarietà. Perciò nel loro l’impegno pastorale, rivolgono particolare attenzione ai giovani e ai bambini abbandonati o difficili, però gli uomini del domani. Oltre che con la cura delle parrocchie, i Micheliti attuano il proprio carisma, attraverso le missioni popolari, gli esercizi spirituali, l’attività editoriale, la cura delle vocazioni sacerdotali e religiose e la cura di alcuni Santuari. La loro attività viene svolta in Polonia, Bielorussia, Ucraina, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Francia, Canada, Nuova Guinea, Argentina, Repubblica Dominicana, Antille Olandesi, Paraguay . Fino ad oggi la maggioranza dei sacerdoti che lavorano nella congregazione sono di origine polacca, ma abbiamo già i confratelli che provengono dalla Germania, dal Ecuador, dal Paraquay e dal Santo Domingo. Oltre questo, la Congregazione ha le case di formazione per i futuri Micheliti in Polonia, Italia, Paraguay, Papua Nuova Guinea e  Santo Domingo.

Fortificati dalla protezione del’Arcangelo Michele, vogliamo testimoniare con la propria vita la verità unica ed essenziale per ogni cristiano, che è il grido del nostro patrono “ Chi come Dio !”

 

Se vuoi servire Dio e la sua Chiesa sotto la protezione di San Michele Arcangelo, indicando all’uomo contemporaneo la via della salvezza attraverso “Temperanza e Lavoro” scrivi

 

Padri Micheliti

 

  1. Santuario Pontificio

Maria SS : ad Rupes

I- 01030 Castel Sant’Elia (VT)

  1. Santuario San Michele Arcangelo

I- 71037 Monte San Angelo (Fg)

  1. Casa Parrocchiale

Via Orgnana 7

Ch- 6573 Magadino (Ti)

  1. Casa Parrocchiale

la Strécia dal Oratòri 3
Ch- 6574 Vira Gambarogno